martedì 8 novembre 2016

L'inizio

The long way to New York City Marathon ovvero, quello che mi separa da un sogno, dalla Maratona per eccellenza, Quello che ci separa perché non sono da solo. Siamo in tre. Io, Roberta e dalla Virginia l'amico Ezio.
L'inizio è stato facile. E' bastato effettuare la pre iscrizione dopo aver selezionato l'operatore con il quale partecipare. Abbiamo scelto TERRAMIA perché scelto già da altri amici in passato, perché "più esperto" e perché secondo noi offre un buon pacchetto con un'ampia scelta.
Detto questo bisogna correre. La maratona con la corsa come gesto atletico c'entra molto poco secondo me. La maratona è un esercizio di volontà. E' una prova di volontà. Una volta appurato che non ci possono essere velleità di classifica rimane solo il sogno di passare il traguardo nella maniera meno autolesionista possibile. Però la maratona è un cimento che andrebbe portato a termine correndo e quindi bisogna correre. Manca un anno. I programmi che si possono trovare in rete non fanno mai iniziare la preparazione un anno prima. Siamo quindi liberi di fare a modo nostro almeno fino a quando un qualche programma non riterrà che sia arrivato il momento di fare sul serio.
Alle spalle ci sono due anni, 2012 e 2013 fatti correndo, con quattro maratone portate a termine ed una serie di mezze maratone ed altre corsette minori. Quattro maratone portate a termine soffrendo. La prima, quella di Treviso, la più veloce di tutte, forse per inesperienza, 4 ore e 36 minuti. Poi non ho camminato per quasi una settimana, anzi, dalla linea di traguardo non riuscivo nemmeno ad arrivare alla macchina parcheggiata poco distante. Dal 2013 a giugno di questo anno un buco. Apatia iniziata con un trasferimento in Basilicata che ha spezzato per soli cinque giorni la routine che fino a quel giorno mi aveva fatto correre quasi tutti i giorni con qualsiasi condizione meteo, neve compresa. Un clic, cinque giorni di interruzione e non sono stato più capace di riprendere. Poi improvvisamente a giugno di questo anno sono ripartito, con fatica, soffrendo, incazzandomi per i chili messi su, incazzandomi perché al secondo chilometro capivo che non sarei arrivato al terzo, incazzandomi per gli anni persi. Per fortuna non ho smesso ma anzi ho trovato nuovi stimoli ed ho continuato, ho iniziato a mangiare meglio grazie ad una semplice App, MyFitnessPal, grazie alla quale sono riuscito a perdere ad oggi 9 kg e senza alcuna fatica ma anzi, con la sensazione di mangiare anche di più rispetto a prima.
A settembre un altro grande stimolo. Ho trovato un gruppo di persone con il quale correre in compagnia. Un bel gruppo che corre veloce ma che sa aspettare i lenti (io) e che si appoggia ad una App, Kudosport, grazie alla quale è facile trovare compagnia per fare qualche chilometro assieme.

In questa avventura mi sono tirato dietro l'amico Ezio (no, ma forse è lui che ha ripescato me dal buco del quale parlavo sopra)  che vive in Virginia e Roberta che vive con me. Tra un anno saremo assieme nei blocchi di partenza a NYC. Da qui a quel giorno questo sarà il mio diario. Buona lettura.

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